X small Wineglass

calice ideale per vini dolci

ma anche per vermuth, cognac, grappe, aperitivi, cocktail,...

Il vetro si trova in natura, non è altro che un “liquido solidificato” che si forma dopo che alcuni minerali, soprattutto sabbia di quarzo, si sciolgono a causa di un improvviso aumento della temperatura – vedi fulmini, eruzione vulcanica o impatto di meteoriti – con successiva ricompattazione. La storia del vetro e della trasformazione delle masse vetrose ha inizio diversi millenni fa, ma la storia che vi raccontiamo oggi è legata ad una piccola vetreria e alla sua nascita di X-Glass.

L'Austria è diventata negli ultimi decenni il paese del vetro e del cristallo, grazie a nomi importanti che negli anni '70 hanno creato la loro prima collezione di calici da degustazione. La conoscenza approfondita della materia, in questo caso vino e cristallo, è alla base di una progettazione che privilegia le curve agli angoli e le aperture da strette ad ampie. Il tutto riassunto sotto forma di un bicchiere universale, adatto a tutti i vini, spumanti compresi, come ci ricorda la simbolica lettera “X” – Multiple Choice, che in italiano si traduce con “X tutti i vini”.

Il bicchiere deve essere lo specchio del vino, “sentire” il territorio e, in questo caso, pesando poco più di 90 grammi, deve quasi scomparire pur lasciandosi permeare dai riverberi degli elementi. Ogni bicchiere è unico, realizzato artigianalmente da una miscela di minerali in cui il bario sostituisce il piombo. Una squadra di otto artigiani specializzati lavora nella fabbrica per produrre una media di 300 bicchieri al giorno: il passaggio più difficile, rivela, è creare a mano la base, cioè il fondo, dopo aver tirato il gambo.

Leggerezza, versatilità e resistenza. Tre aggettivi che si sommano, anzi si moltiplicano, all'esperienza della commistione con il vino e del suo convivio.

L'azienda è stata ristrutturata nel 2013, non ne abbiamo sentito parlare molto